PROTESTE DEI NO GREEN PASS A ROMA E MILANO SOLIDARIETÀ DEL SI.NA.L.P. AL GOVERNO NAZIONALE ALLE FORZE DELL’ORDINE E AI COLLEGHI DELLA CGIL

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As­sal­to pro­mos­so da quei cit­ta­di­ni che non ac­cet­ta­no l’im­po­si­zio­ne del Green Pass come do­cu­men­to ob­bli­ga­to­rio per po­ter la­vo­ra­re e po­ter vi­ve­re una nor­ma­le vita so­cia­le.

L’at­tac­co vio­len­to va sem­pre con­dan­na­to, l’as­sal­to al cuo­re del­la no­stra de­mo­cra­zia va sem­pre con­dan­na­to, l’as­sal­to alla sede del­la Cgil è da con­dan­na­re ed il SI.NA.L.P. e tut­ti i suoi iscrit­ti, espri­mo­no la pie­na so­li­da­rie­tà ai col­le­ghi del­la Cgil per quan­to han­no su­bi­to e sia­mo cer­ti che la po­li­zia sa­prà iso­la­re e con­dan­na­re i vio­len­ti che han­no in­ci­ta­to al­l’o­dio chi era sce­so in piaz­za per pro­te­sta­re con­tro uno stru­men­to idea­to male, pro­po­sto peg­gio ed im­po­sto sen­za al­cu­na cer­tez­za.

Ci au­gu­ria­mo che quan­to è suc­ces­so oggi sia al­me­no da le­zio­ne e sti­mo­lo per il Go­ver­no a ri­sol­ve­re le no­te­vo­li con­trad­di­zio­ni che sono emer­se e che emer­ge­ran­no an­cor di più dal 15 ot­to­bre, nel­la ge­stio­ne del green pass.

Con­trad­di­zio­ni che han­no crea­to e fat­to cre­sce­re il po­po­lo dei no vax e dei no green pass.

Se oggi as­si­stia­mo a que­sta gran­de pro­te­sta di piaz­za, che non po­trà e non do­vrà es­se­re de­ru­bri­ca­ta come una sem­pli­ce scam­pa­gna­ta di grup­pu­sco­li di in­ca­pa­ci, bi­so­gna ave­re il co­rag­gio di am­met­te­re che la col­pa va data per in­te­ro ad una ge­stio­ne na­zio­na­le del­l’e­mer­gen­za ca­ren­te, non pro­fes­sio­na­le e raf­faz­zo­na­ta.

Que­sta in­cer­tez­za ed in­ca­pa­ci­tà ha ge­ne­ra­to ne­gli ita­lia­ni no­te­vo­li dub­bi sul­la rea­le ne­ces­si­tà e va­li­di­tà del vac­ci­no e sul­la ob­bli­ga­to­rie­tà di fat­to, del green pass se si vuol vi­ve­re una par­ven­za di vita nor­ma­le.

L’o­ver­do­se di “vi­ro­lo­ghi TV” che ogni sera spa­zia­va­no su tut­to lo sci­bi­le uma­no emet­ten­do “sen­ten­ze” con­trad­dit­to­rie ed in an­ti­te­si con quel­le espres­se il gior­no dopo, han­no in­stil­la­to nel­la gen­te in­cer­tez­za e la sen­sa­zio­ne, cer­ta­men­te er­ra­ta, che que­sto Go­ver­no vuo­le im­por­re una dit­ta­tu­ra sa­ni­ta­ria.

Ul­ti­ma ci­lie­gi­na che ha spin­to alla ri­bel­lio­ne il po­po­lo dei no green pass l’ab­bia­mo avu­ta quan­do è sta­to chia­ro che il si­ste­ma Green Pass al­l’i­ta­lia­na non è sta­to adot­ta­to da nes­su­na Na­zio­ne del­l’U­nio­ne Eu­ro­pea, e da quì na­sce la do­man­da: per­chè?

Il SI.NA.L.P. fin dal­la pri­ma ora è sem­pre sta­to per il ri­spet­to del­le re­go­le im­po­ste dal Go­ver­no Na­zio­na­le e per la vac­ci­na­zio­ne più ca­pil­la­re ed am­pia pos­si­bi­le; ma que­sto obiet­ti­vo si do­ve­va rag­giun­ge­re con una li­nea di in­ter­ven­to di con­tra­sto alla pan­de­mia chia­ra ed uni­vo­ca, sen­za ge­ne­ra­re con­fu­sio­ne e pau­re in­fon­da­te nel­la po­po­la­zio­ne.

Que­sto agi­re avreb­be rag­giun­to l’o­biet­ti­vo del­la vac­ci­na­zio­ne ca­pil­la­re sen­za sca­te­na­re la ri­bel­lio­ne del­la piaz­za che è sem­pre fi­glia di in­ca­pa­ci­tà di chi ci go­ver­na e di quel­le for­ze po­li­ti­che che non han­no sa­pu­to per­ce­pi­re ed in­ter­cet­ta­re il gran­de di­sag­gio che ser­peg­gia tra la po­po­la­zio­ne.

La Di­re­zio­ne SI.NA.L.P.

Com. Stam.