Essendo il lavoratore in malattia obbligato ad assumere un comportamento volto ad un adeguato decorso della malattia, lo svolgimento di attività che vadano a comprometterne la rapida guarigione può essere motivo di licenziamento per giusta causa da parte dell’azienda, anche qualora la prova di tale comportamento sia reperita mediante foto e/o video pubblicati dal dipendente sui social network.
E’ quanto stabilito da una sentenza della Cassazione, con la sentenza n. 6047/2018, che legittima il licenziamento nel caso in cui la prova della falsa malattia arrivi con una foto pubblicata sui social network.
I giudici hanno inoltre spiegato che sul lavoratore: “Grava l’obbligo di adottare ogni cautela idonea perché cessi lo stato di malattia, con conseguente recupero dell’idoneità al lavoro”.