Dal 26 aprile la maggior parte degli studenti italiani è tornata a scuola. Con l’ultimo decreto anti-Covid sono previste lezioni in presenza fino alle superiori dal 50% al 75% in zona rossa e dal 70% al 100% in zona gialla. Ma le diverse ordinanze regionali hanno stabilito percentuali e regole diverse. Negli ultimi giorni, inoltre, sono parecchi gli istituti chiusi dopo che sono stati riscontrati contagi. Ecco la situazione regione per regione.
CAMPANIA – Istituti superiori chiusi fino all’8 maggio ad Avellino. Ad Airola (Benevento) tutte le scuole rimarranno ferme fino al 15 maggio: troppi i casi di coronavirus in città. Niente lezioni in classe fino al 15 maggio anche a Sant’Anastasia (Napoli). Plessi chiusi almeno fino al 4 maggio pure a Salento e Omignano, nel Cilento e per 14 giorni a Villa Literno (Caserta).
CALABRIA – A Careri e Delianuova, comuni in zona rossa, secondo l’ordinanza regionale, ”sono limitate a non più del 50% della popolazione studentesca le attività scolastiche e didattiche, in presenza, della scuola secondaria di secondo grado”. Dad fino al 9 maggio nelle scuole di Filogaso, nel Vibonese.
FRIULI-VENEZIA GIULIA – A fronte di una situazione sanitaria e di contagio genericamente in miglioramento in Friuli-Venezia Giulia, “l’unico aumento di contagio che si registra è quello della fascia anagrafica da 14 a 18 anni, è la popolazione scolastica”, fenomeno causato dalla “riapertura delle scuole”. Lo ha detto il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga.
LAZIO – Zona rossa a Bella Farnia, frazione di Sabaudia (Latina), In via precauzionale il sindaco Giada Gervasi ha sospeso dal 3 al 7 maggio l’attività didattica in presenza per le scuole di ogni ordine e grado degli Istituti V.O. Cencelli e Giulio Cesare, inclusi asili nido comunali e scuole dell’infanzia.
LIGURIA – L’istituto nautico di piazza Roma, a Imperia, è stato chiuso a scopo cautelativo, dopo che sono stati registrati almeno tre casi positivi al coronavirus in tre classi diverse. Nell’attesa di conoscere l’esito dei tamponi, la direzione scolastica ha deciso che il personale e gli studenti resteranno in quarantena fino al prossimo 12 maggio.
LOMBARDIA – Nella settimana dal 19 al 25 aprile sono stati 658 i positivi al coronavirus nelle scuole delle province di Milano e Lodi, secondo quanto comunicato da Ats Città Metropolitana di Milano spiegando che si tratta di 536 alunni e 122 operatori scolastici. Il numero di persone isolate, invece, è 8.779, di cui 8.421 alunni. Sono tutti in quarantena i 263 studenti della scuola media di Iseo, nel Bresciano. Un docente, che insegna in dieci classi, è risultato positivo al coronavirus. Nel Bresciano classi in quarantena anche a Edolo, Montichiari e Carpenedolo.
MARCHE – Ad Acqualagna (Pesaro), il sindaco Luca Lisi ha prorogato con ordinanza la “sospensione dell’attività scolastica in presenza” fino all’11 maggio per il deciso aumento dei contagi nel comune marchigiano.
MOLISE – Scuole chiuse a Petrella Tifernina (Campobasso) fino all’8 maggio a causa di nuovi casi di Covid nelle classi. Il sindaco Alessandro Amoroso ha deciso la sospensione dell’attività didattica in presenza nella scuola dell’infanzia, in quella elementare e alle medie. In paese, secondo i dati forniti dal primo cittadino, ci diversi casi di contagio riguardano alunni e una insegnante.
PIEMONTE – Dopo la scuola elementare chiude per Covid anche la media di Borgofranco di Ivrea, nel Canavese, in provincia di Torino. Tutto il plesso è stato messo in quarantena. Due casi sospetti avevano costretto il dirigente scolastico di Borgofranco di Ivrea a sospendere la didattica in presenza per le elementari dal 22 aprile in attesa dell’esito del tampone molecolare su due insegnanti. Poi i casi si sono moltiplicati e l’Asl ha disposto la chiusura della scuola fino al 6 maggio. La quarantena per le medie durerà fino al 10 maggio.
PUGLIA – Nella regione è bassa la percentuale di studenti tornati a seguire le lezioni in presenza. Ciò dimostra il “totale fallimento della riapertura nel secondo ciclo, causa la didattica a scelta imposta dall’ordinanza regionale”. Lo dichiara Roberto Romito, presidente dell’Associazione presidi Puglia. L’associazione ha promosso tra i dirigenti scolastici di circa 100 scuole della regione un sondaggio sul rientro in presenza. Dal monitoraggio è emerso che nelle scuole del primo ciclo sta frequentando il 56,6% degli alunni, nelle scuole del secondo ciclo il 6,6%.
SARDEGNA – Il sindaco di Carbonia, Paola Massidda, ha ordinato la chiusura dell’istituto comprensivo Don Milani. Era rimasta l’unica scuola della città sarda ancora esente dai provvedimenti di chiusura legati al diffondersi del coronavirus.
SICILIA – Con un’ordinanza comunale, a Sortino (Siracusa), comune in zona rossa, sono state chiuse le scuole fino al 7 maggio. A Furci Siculo (Messina) su 100 tamponi molecolari su alunni sono emersi 7 positivi. Il sindaco Matteo Francilia ha pertanto deciso di emettere un’ordinanza di sospensione delle attività in presenza alla scuola dell’infanzia, alla primaria e alla secondaria di primo grado. Chiuso anche l’asilo nido.
TOSCANA – Scuole chiuse fino al 12 maggio a Terricciola (Pisa). La decisione riguarda il complesso che ospita la primaria e la secondaria.
VENETO – Sono 1.832 gli studenti e 169 i dipendenti – docenti e operatori scolastici – positivi al coronavirus. Il dato emerge dall’ultimo monitoraggio regionale sulle scuole. Sono 1.270 gli eventi rilevati, ossia la presenza di uno o più contagi in una classe; in seguito a ciò, gli studenti attualmente posti in quarantena sono 21.657 e 1.593 i docenti e dipendenti. Dall’inizio del 2021 si registrano in totale 5.509 eventi, con 6.769 studenti e 806 docenti-operatori scolastici positivi.
Fonte: https://tg24.sky.it/cronaca/2021/05/03/covid-scuole-chiuse#02